Sarei potuto diventare ciò che volevo.
Si, la vita promette di poter fare di se ciò che si vuole, ma la realtà e tutt'altro. Insieme alle continue sfide che bisogna affrontare si aggiungo i problemi, quelli che non sai affrontare, ma in qualche modo si cerca di risolvere trovando la soluzione più semplice anche se la vita bisogna sfidarla a testa alta e scegliere la strada più difficile, siamo proprensi a nostro dispiacere a decidere per la strada meno tortuosa.
Si, si sceglie la meno tortuosa ma non vuol dire che essa non sia comunque una via pervasa da buche e variazioni altimetriche, ognuno di noi fa scelte che possono essere sorridenti o meno, ma ciò che conta è la possibilità di scelta (ma quanti di noi hanno la possibilita di scegliere?) da ad ogni singola persona la propria capacità di agire in modo libero e felice (felice?).
Le scelte da fare sono tante e talvolta collegate tra loro è la nostre mente sceglie per noi (o noi per essa?), quante volte ci siamo ritrovati allo specchio e non ci riconosciavamo ( non per l'aspetto fisico, ma per i nostri errori) e ci dovandavamo << io questo volevo diventare?>>. I nostri sogni ci avevano tradito eravamo storditi dalla realtà che era tutt'altro di ciò che avevamo programmato, si erano creati due noi: 1 quello che volevo essere 2 quello che sono, che vivono dentro di noi conquilini diversi che prendono sempre scelte diverse.
Forse perchè viviamo in una società di doppia scelta e noi siamo solo lo specchio di questa società che ci crea dentro di noi una doppia ipotesi di scelta, troppo difficile la correlazione io mondo esterno che siano un tutt'uno, la realtà e sempre ben diversa da come possa sembrarci, si apre o si affaccia forse una nuova era?